«San Giuseppe provvederà»

Eugenio Pacelli ha sempre nutrito una radicata devozione per San Giuseppe. É nota, ad esempio, la sua decisione di istituire nel 1955 la festa di San Giuseppe artigiano, il 1 maggio. Fu lui, d’altra parte, quando era arciprete della Basilica di San Pietro, prima del pontificato, a far dedicare la Cappella dove ora si celebra ordinariamente la Messa feriale proprio a San Giuseppe. Pare che l’idea di questa dedicazione – e la conseguente idea di far commissione un mosaico che rappresentasse il Santo, nel principale tempio della cristianità – fosse stata suggerita al Cardinal Pacelli dalla fedele Suor Pascalina Lehnert, che lo ‘accudiva’ sin dai tempi della nunziatura in Baviera. Proprio Suor Pascalina, nelle deposizioni raccolte dopo la morte di Pio XII per la sua causa di canonizzazione, ci svela qualche dettaglio intimo della devozione del Papa per il padre putativo di Gesù:

Pio XII nutriva una speciale devozione per San Giuseppe, nel quale aveva una profonda fiducia. Negli anni di grande carestia, quando nel magazzino mancavano alcuni generi, Egli ci diceva: «Certamente non avete pregato San Giuseppe». Ho notato, personalmente, che dopo la preghiera da lui rivolta al Santo, i magazzini si riempivano.
In occasione del bombardamento di Cisterna, ci ordinò di inviare in quella località i generi di cui si disponeva. Riempimmo cinque grandi camion, ma il magazzino rimase completamente vuoto, sì che io me ne preoccupai. Il Papa, con tranquillità, mi disse: «San Giuseppe provvederà a rifornirci», e, nel dire ciò, egli era sicuro che l’aiuto sarebbe venuto. Difatti, quella sera stessa, con mia grande meraviglia, cominciarono ad arrivare dal Canada generi alimentari e merci varie per un totale di trecento vagoni, tanto che il magazzino di cui ci servivamo non riuscì ad accogliere tanta grazia di Dio. Ricordo che il Santo Padre, commentando, mi disse: «Avete visto come San Giuseppe ha provveduto»?

Anche nell’attuale situazione di emergenza, non cessa l’invito di papa Pacelli: «Certamente non avete pregato San Giuseppe». Rivolgiamoci, dunque, all’intercessione del Santo Patriarca, con le stesse parole del Papa: «Accompagnaci nei momenti prosperi, quando tutto c’invita a gustare onestamente i frutti delle nostre fatiche; ma sostienici nelle ore tristi, allorché il cielo sembra chiudersi per noi e perfino gli strumenti del lavoro paiono ribellarsi nelle nostre mani» (Preghiera, 11 marzo 1958).

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