L’Anno Mariano

La tradizione di onorare la statua della Madonna a Piazza di Spagna, il giorno dell’8 dicembre, per poi recarsi a venerare la Salus Populi Romani a Santa Maria Maggiore – tradizione rispettata da Giovanni XXIII in poi, fino a Papa Francesco oggi – risale in realtà a Pio XII, che compì per la prima volta quell’omaggio, per inaugurare l’anno mariano, nel 1953.

Racconta Suor Pascalina: «Il Santo Padre aveva una profonda e filiale fiducia nell’intercessione della Madonna, ed appunto per questo proclamò l’Anno Mariano. L’apertura di questo Anno Mariano ebbe luogo nella basilica di Santa Maria Maggiore l’8 dicembre 1953, e questo fu per lui un giorno di intensa gioia. Il pellegrinaggio sostò in Piazza di Spagna e poi il Santo Padre, nel rispettoso silenzio di una immensa folla di fedeli, recitò la preghiera per l’Anno Mariano, da Lui stesso composta. Il corteo proseguì, quindi, verso la Basilica, ove, innanzi all’immagine di Maria Salus Populi Romani, ripetè la preghiera, alla quale, tra la commozione generale, seguì la Benedizione Urbi et Orbi» (Positio, pag. 90).

Pubblichiamo di seguito la registrazione audio di quella preghiera «alla Beata Vergine Maria, concepita senza il peccato originale», nonchè l’audio della benedizione a conclusione di quello speciale Anno Mariano. Le registrazioni sono di proprietà della Famiglia Spirituale L’Opera, che gentilmente ce ne concede l’uso, restando ogni diritto riservato.

8 dicembre 1953

pregh03Rapiti dal fulgore della vostra celeste bellezza e sospinti dalle angosce del secolo, ci gettiamo tra le vostre braccia, o Immacolata Madre di Gesù e Madre nostra, Maria, fiduciosi di trovare nel vostro Cuore amantissimo l’appagamento delle nostre fervide aspirazioni e il porto sicuro fra le tempeste che da ogni parte ci stringono.

Benché avviliti dalle colpe e sopraffatti da infinite miserie, ammiriamo e cantiamo l’impareggiabile ricchezza di eccelsi doni, di cui Iddio vi ha ricolmata al di sopra di ogni altra pura creatura, dal primo istante del vostro concepimento fino al giorno, in cui, Assunta in cielo, vi ha incoronata Regina dell’universo.

O Fonte limpida di fede, irrorate con le eterne verità le nostre menti! O Giglio fragrante di ogni santità, avvincete i nostri cuori col vostro celestiale profumo! O Trionfatrice del male e della morte, ispirateci profondo orrore al peccato, che rende l’anima detestabile a Dio e schiava dell’inferno!

Ascoltate, o prediletta di Dio, l’ardente grido che da ogni cuore fedele s’innalza in quest’Anno a voi dedicato. Chinatevi sulle doloranti nostre piaghe. Mutate le menti ai malvagi, asciugate le lagrime degli afflitti e degli oppressi, confortate i poveri e gli umili, spegnete gli odi, addolcite gli aspri costumi, custodite il fiore della purezza nei giovani, proteggete la Chiesa santa, fate che gli uomini tutti sentano il fascino della cristiana bontà. Nel vostro nome, che risuona nei cieli armonia, essi si ravvisino fratelli, e le nazioni membri di una sola famiglia, su cui risplenda il sole di una universale e sincera pace.

Accogliete, o Madre dolcissima, le umili nostre suppliche e otteneteci soprattutto che possiamo un giorno ripetere dinanzi al vostro trono, beati con voi, l’inno che si leva oggi sulla terra intorno ai vostri altari: Tutta bella sei, o Maria! Tu gloria, Tu letizia, Tu onore del nostro popolo! Così sia.

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8 dicembre 1954

Con la visione dell’intero mondo cattolico, oggi come una sola famiglia prostrato ai piedi della Vergine Immacolata, siamo grati al Signore, che a suggello di tanta larghezza di preghiere e di opere salite a Lui in questo anno di grazie,
ha voluto da Noi in atto di amore il patimento e il sacrificio.

E Noi con la sofferenza nelle membra, col sacrificio nel cuore, siamo lieti di chiudere l’Anno Mariano, ripetendo con tutti i Nostri figli sparsi sulla terra: Ave, Maria, gratia plena