Pio XII e il «confessore di Roma»

Schermata 11-2456985 alle 12.39.50Testimonianza di di Suor Pascalina Lehnert,
governante del Papa dal 1923 fino alla morte

Padre Felice Maria Cappello (1879 – 1962), gesuita, fu noto docente di diritto presso l’Università Gregoriana di Roma, ma la sua fama, nella Capitale, era dovuta soprattutto per l’assiduo “lavoro” nel confessionale, presso la Chiesa di Sant’Ignazio, dove trascorreva gran parte delle sue ore, tanto da meritare il titolo di “confessore di Roma”. Una volta, San Pio da Pietrelcina, chiede ai pellegrini romani: «Perché venite da me? A Roma avete Padre Cappello». È in corso la causa di canonizzazione, e il suo corpo riposa accanto al confessionale dove per quarant’anni si fece apostolo della misericordia di Dio.

Padre_Cappello_200x301Ricordo di aver visto diverse volte, in Vaticano, Padre Cappello, che veniva ricevuto da Pio XII e con Lui si intratteneva a colloquio, ma non so su quali argomenti. Un giorno, mentre, proveniente dall’appartamento privato del Santo Padre, lo accompagnavo verso l’uscita, Padre Cappello mi disse: “Ringrazi il Signore che le ha dato la grazia di poter essere vicina ad un così grande santo!”

Il Santo Padre, pur dormendo solo alcune ore e nutrendosi molto poco, lavorava alacremente tutto il giorno ed anche la notte, tanto da meravigliare che non subentrasse un collasso. In proposito, il Padre Cappello, parlando con me alla Gregoriana, ebbe a dire: «Si ha l’impressione che il papa si nutra di amore di Dio».

(Positio, pag. 86 e pag. 97)

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