«Jube me venire ad Te!»

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Testimonianza di Padre Guglielmo Hentrich, della Compagnia di Gesù, per sedici anni membro della segreteria privata di Pio XII e uomo di piena fiducia del Papa.

Il 7 dicembre 1954, alle ore 12.30, vengo chiamato presso il Santo Padre, che si trova ammalato a letto. Mi mostra il libretto spagnolo degli Esercizi *, e mi ripete sempre di nuovo piangendo: «In questa settimana ho letto tutto il tempo in questo libretto, e sempre di nuovo ho recitato la preghiera Anima Christi **, in modo particolare le ultime parole “ut cum Sanctis tuis laudem Te… affinchè io venga a lodarti con i Tuoi Santi…”».

6034_domMi disse che gli era apparso il Signore, che aveva sperato, ma…; io compresi quel che voleva dirmi e mi affrettai a dire: «Santità, noi abbiamo ancora bisogno di lei». Dopo mi abbracciò con molta benevolenza e con le lacrime agli occhi.

Il 24 novembre 1955 egli mi fece chiamare e mi raccontò i particolari dell’apparizione. I 1^ dicembre 1954, quando era solo in camera, egli, a quanto mi disse, aveva inteso una voce chiara e distinta che diceva: «Verrà un’apparizione», ma in quel giorno non accadde nulla.

Il giorno seguente, 2 dicembre, nelle prime ore del mattino, quando era già completamente sveglio, egli vedeva il Signore accanto al suo letto. Il Papa, credendo che il redentore volesse portarlo alla patria celeste, disse: «Jube me venire ad Te! Fa’ che io venga a Te!». L’apparizione scomparve, allora, senza aver detto alcunché.

Da questo giorno ebbe inizio un miglioramento nella salute del Santo Padre. Ed allora egli pensò che il Signore fosse venuto per consolarlo e ridonargli la salute.

(Positio, pagg. 39-41)

* si tratta degli Esercizi Spirituali composti da Sant’Ignazio, che Pio XII lesse per tutta la vita in lingua originale, come risulta da diverse testimonianze

** preghiera attribuita al Fondatore della Compagnia di Gesù, inclusa nel Messale Romano tra le preghiere di ringraziamento alla Comunione Eucaristica