Un libro sulla riflessione bioetica di Pio XII

Schermata 2017-10-29 alle 19.10.16La bioetica è senza dubbio una disciplina “giovane”, eppure è già possibile – ed anzi opportuno – ricostruirne non solo la storia, ma altresì quella che potremmo a buon diritto definire la “preistoria”, ovvero i contribuiti anteriori agli anni ’70. In quest’ottica gli interventi svolti da papa Pacelli durante gli anni del suo pontificato (1939-1958) risultano particolarmente significativi ed una loro ricostruzione analitica consente di mettere a fuoco alcuni problemi classici del dibattito bioetico: dalle questioni generali dell’antropologia medica alle problematiche legate alla vita nascente (procreazione, contraccezione, metodi di regolazione delle nascite, aborto, sterilizzazione, fecondazione e inseminazione artificiali), dalle questioni bioetiche “durante la vita” (parto naturale e indolore, ricerca medica e sperimentazione sull’uomo, psichiatria e psicologia, genetica ed eugenetica, amputazioni e trapianti, chirurgia estetica, analgesia) alle problematiche legate al fine vita (rianimazione e eutanasia).

A tale magistero è dedicato lo studio di Stefano Mentil, La riflessione bioetica di Pio XII, per i tipi delle Edizioni Meudon, promosse dal Centro Studi Jacques Maritain. Per gentile concessione dell’Autore, offriamo ai naviganti di questa pagina web l’indice e la prefazione al volume, a firma Antonio da Re, oltre all’introduzione dell’Autore. «Mettendosi sul loro piano tecnico-scientifico, nei più svariati settori della medicina e della chirurgia, Pio XII raggiunse il possesso non soltanto dell’esattezza dell’impostazione sostanziale dei problemi di fondo, ma pure la precisione nella terminologia». «L’attenzione alla professione medica, allo sviluppo della ricerca biomedica, alla necessità di una visione totale della persona umana e alla novità di soluzioni scientifiche e problemi etici sono tutti addentellati che confermano la modernità – intesa quale innovazione – e l’originalità della riflessione di papa Pacelli e del metodo utilizzato per svilupparla».

STEFANO MENTIL è laureato in Scienze storiche e filosofiche all’Università degli Studi di Udine. Da anni collabora con l’Istituto Jacques Maritain ed è segretario di redazione di “Anthropologica. Annuario di studi filosofici”. In precedenza ha collaborato con il Comitato etico dell’Ospedale di Udine. Nel 2016 ha vinto la terza edizione di “PreGio – La bioetica per i giovani”, indetto dalla Consulta di Bioetica Onlus.