Giovanni XXIII: «Pio XII, Dottore della Chiesa»

Schermata 04-2456751 alle 17.25.39In occasione della canonizzazione del beato Giovanni XXIII, pubblichiamo ampi stralci del primo ragiomessaggio natalizio che il «Papa Buono» registrò, appena due mesi dopo l’elezione a Sommo Pontifice. Il contenuto è, in pratica, tutto un elogio di Pio XII, «Pastor Angelicus», che Roncalli già contempla «associato nelle regioni celesti ai Santi di Dio», ricordandone soprattutto la ricchezza e la profondità dei diciannove messaggi radiofonici pronunciati per la Solennità del Natale, «19 raggi d’una dottrina, che una serie di densi volumi appena basta a contenere». Così, Giovanni XXIII attribuisce a Papa Pacelli il triplice titolo con cui la Chiesa, nella Liturgia delle Ore, si rivolge ai Santi Dottori della Chiesa: «Dottore eccellente, luce della Santa Chiesa, amante della legge di Dio».

Queste prime e riverenti manifestazioni di ossequio al nuovo Papa nulla tolgono alla continuazione dell’universale rimpianto che accompagnò, fino alle soglie della patria celeste, l’anima benedetta e pura del Nostro immediato Antecessore Pio XII. 1′ anzi a lui che si debbono in gran parte. Fu ben a lui, Pio XII, ed al mistero di grazia che egli servì nel corso di un grande Pontificato di quasi venti anni, è a lui il merito di aver profuso tesori luminosi di celeste sapienza, e vivissimo fervore di zelo pastorale sopra il gregge di Cristo. Tutto contribuisce a temperare la tristezza di quella dipartita del Padre e Pontefice nostro, che amiamo già contemplare come associato nelle regioni celesti ai Santi di Dio, e a infondere, anche di là, rinnovate energie al popolo cristiano, che gli sopravvive e non cesserà di venerare nei secoli la sua cara e santa memoria.
Al sopravvenire delle annuali festività del SS.mo Natale del Signore, era costume di Sua Santità Pio XII trasformare la semplice, antica espressione di amabile scambio dei complimenti di uso in un denso e ricchissimo discorso di occasione, in cui egli si compiaceva illustrare, con profondità e larghezza di penetrazione teologica e mistica finemente pratica, l’alto suo pensiero pontificale, in riferimento alle circostanze mutevoli dell’ordine, sovente del disordine individuale, domestico, civico e sociale. I moderni ritrovati della trasmissione del pensiero e della parola, facendo giungere immediatamente l’insegnamento ed il richiamo pontificio a tutti i punti della terra, invitavano la testa di molti pensatori di retta coscienza a chinarsi, volgendola a seria meditazione ed a vivo e netto discernimento e distinzione fra verità ed errore, fra ciò che più attira e ciò che è fallace e pericolosa tentazione, che induce a disordine ed a rovina.
DisponendoCi, in questi giorni, a questo convegno delle nostre anime in preparazione al Natale, Ci parve di non poterlo fare meglio che tendendo l’orecchio agli echi di quei discorsi o radiomessaggi al mondo intero del compianto Padre nostro Pio XII. Anche il solo rammentarli Ci parve un omaggio non indegno di lui e delle circostanze: come quando nella casa rimasta vuota della presenza del vecchio padre partito per la eternità, dà conforto ai buoni figli, raccolti intorno al quasi spento focolare, richiamare la cara voce di lui, i suoi detti preziosi, i suoi ammonimenti salutari.
Oh! che luce, oh! che soavità allo spirito a sentirne, anche da lontano, semplicemente la enunciazione! Dal 1939 al 1957 quei messaggi radiofonici sono 19. Altrettanti capolavori di scienza teologica, giuridica, ascetica, politica, sociale : tutti e ciascuno nello splendore della dottrina che ha per centro Gesù di Betlemme; per spirito animatore la grande fiamma dello zelo pastorale per le anime e per le Nazioni; per punto massimo di direzione la misteriosa stella, annunciatrice delle eterne conclusioni della vita spirituale ed universale, e della storia delle anime e dei popoli.
La sua gloriosa e nobile tomba in Vaticano, accanto a quella di S. Pietro, non potrebbe ricevere decorazione più splendente e meglio appropriata di quella dei titoli di questi messaggi radiofonici del Natale degli anni del suo Pontificato. E l’anima ancora e più si commuove allorché si pensa che questi non sono che 19 raggi d’una dottrina, che una serie di densi volumi appena basta a contenere. Mirabile attività invero, dottrinale e pastorale, che assicura il nome di Pio XII alla posterità. Anche al di fuori di ogni dichiarazione ufficiale che sarebbe prematura, il triplice titolo di doctor optimus: Ecclesiae sanctae lumen: divinae legis amator, ben conviene alla memoria benedetta di lui, Pontefice della nostra età fortunosa.

Qui il testo integrale del radiomessaggio di Giovanni XXIII.