«Scrivo a voi, giovani…»

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Il 7 aprile 1947, Pio XII riceve più di millecinquecento studenti francesi, tra universitari e alunni delle scuole superiori; ad essi rivolge delle preziose parole, tranendo spunto dalle parole di San Giovanni: «Voi avete vinto il maligno». Riproponiamo alcuni passaggi di quel discorso, che forse può aiutare ad entrare nel clima della prossima Giornata Mondiale della Gioventù, a Cracovia.

   L’apostolo San Giovanni, nella sua meravigliosa lettera ai fedeli, dimostra una grande predilezione per la gioventù: «Scrivo a voi, o giovani, perché siate forti, e la parola di Dio dimora in voi ed avete vinto il maligno» (1 Gv 2, 14). Simile gioia proviamo Noi, figli e figlie carissimi, nell’accogliere qui, in voi, tutta la gioventù, la bella gioventù studentesca, intellettuale, e nell’esprimerle, con le parole dell’Apostolo San Giovanni, il Nostro singolare affetto e la fiducia che in essa poniamo.
Lo spirito maligno, che non si dà mai per vinto, raddoppia in questo tempo i suoi sforzi nella lotta contro la Santa chiesa e contro ogni società umana ben ordinata, contro Dio stesso e contro Cristo. È l’accanimento che vi mette sembrerebbe far presagire la soluzione definitiva in suo favore, se non sapesse che la lotta durerà fino alla fine del mondo e si risolverà nella vittoria di Cristo e nel trionfo finale della Sua Chiesa. Intanto, lo spirito del male dissemina rovine, fa innumerevoli vittime: vittime quelli che, ciecamente, si lasciano vincere, deportare, rendere schiavi da lui; vittime pure, – fortunate sì, ma doloranti -, quelli che perseverano nella santa libertà dei figli di Dio, a prezzo di eroici sacrifici.
Chi vincerà? I forti! E i forti siete voi, voi, i giovani, i veri giovani, la cui giovinezza si sviluppa sana e vigorosa, il cui spirito sale senza tergiversazioni nella luce della parola di Dio, il cui cuore puro, fiero e generoso sa vincere, in sé prima di tutto, lo spirito del male. Fortes estis, verbum Dei manet in vobis, vicistis malignum.
Lo si sa bene, troppo bene, che è la gioventù che conta. È questa che si vuole conquistare. Ma se lo spirito del male cerca di intimidirla, di sedurla per poi conquistarla ed arruolarla, nei suoi eserciti, nelle sue truppe d’assalto, la Chiesa pure la chiama all’azione, e Noi, Noi stessi vi diciamo chiaramente che contiamo su di voi. Ecco perché ci vedete così premurosamente interessati di tutto quanto vi riguarda, della vostra preservazione, del vostro progresso, della vostra attività in ogni campo, intellettuale, morale, soprannaturale e fisico. Sì, anche fisico, perché tutto è strettamente collegato.
Giovani, voi avete l’entusiasmo che trascina: voi avete l’avvenire! Risplenda in voi il Verbo di Dio che abita nei vostri cuori e diffondete attorno a voi la sua luce eterna che illumina ogni uomo che viene in questo mondo. Forti, così, vincerete lo spirito del male.
Ma in voi, soprattutto e prima di tutto, dovete vincere il male e, certo, non lo vincerete – in questo mondo non si vince mai definitivamente! – se non con una lotta coraggiosa e prudente. Non vogliate essere di quelli che fanno esperienza della propria debolezza e della realtà del pericolo – a spese proprie, con tristi cadute. Non vogliate nemmeno essere di quei testardi e presuntuosi ai quali sembrano sempre esagerati gli allarmi e le materne raccomandazioni. Non vi meraviglino le premure della Santa Madre Chiesa. È sapienza da parte sua, non austera severità, mettere la gioventù in guardia contro i divertimenti che costituiscono un pericolo per i sensi; contro le dottrine speciose ma erronee che nel campo scientifico, storico, filosofico, sociale compromettono la rettitudine e la santità delle intelligenze; contro le compagnie leggere e gli amori fallaci ove si sciupano le ricchezze del cuore che si dovrebbero dare una sola volta per sempre.
Oltre questa prudenza e per essere fedeli a questa prudenza, voi dovete inevitabilmente lottare; quindi avete bisogno di forza: lotta contro la seduzione dei piaceri e la paura del sacrificio, contro le sollecitazioni dell’ambiente, contro la vana curiosità e il rispetto umano, contro le passioni e le tentazioni violente e subdole; e lotte anche nelle tregue apparenti, abilmente preparate dal nemico, durante le quali egli cercherà di conquistarvi.
Sì, la lotta è dura e continua. Ma la gioventù non si spaventa, purché abbia il segreto della vittoria. E voi l’avete: «Questa è la vittoria che ha sconfitto il mondo: la vostra fede» (1 Gv 5, 4). Fortificatevi, dunque: aumentate la vostra fede! Vivete la vostra fede! Vivete di Cristo, della sua luce, della sua forza, della sua grazia. Nutritevi del suo Corpo e del Suo Sangue, per mezzo del Sacramento dell’Eucaristia, e sarete forti e vincerete. Fate salire le vostre preghiere al Suo Trono per le mani e il cuore di Maria sua e nostra Madre; dalle sue mani e dal suo cuore materno discenderà su voi l’abbondanza dell’aiuto divino, in pegno del quale, cari figli e care figlie, Noi vi impartiamo con tutto il Nostro affetto l’apostolica benedizione.