Pio XII e la Santa Casa di Loreto

Schermata 2016-04-21 alle 16.40.36L’inizio del mese di maggio, «che la pietà del popolo cristiano ha voluto particolarmente consacrato al culto della Vergine Santissima» (Pio XII, Udienza, 10.05.1939), offre l’occasione per dare notizia di un importante ritrovamento negli Archivi della Santa Casa di Loreto, che contribuisce a illuminare ancora di più il legale filiale del Papa nei confronti della Vergine Lauretana.
Il ritrovamento (segnalato sulla rivista Il Messaggio della Santa Casa, n. 3 – marzo 2016, pag. 116) è quello di una lettera di Mons. Angelo Dell’Acqua, all’epoca Sostituto per gli Affari Ordinari della Segreteria di stato, datata 5 agosto 1957 – che possiamo qui riprodurre per gentile concessione di chi competente (v. foto a destra). Con la missiva, Mons. Dell’Acqua si premurava di segnalare all’Amministratore Pontificio della Basilica di Loreto quanto aveva appreso direttamente dal Papa, in merito ad una sua visita al Santuario nell’ottobre del 1900, in occasione della quale il giovane don Eugenio – sacerdote da poco più di un anno – aveva potuto celebrare la Santa Messa sull’altare nella Santa Casa.

Pio XII proclama il dogma dell'Assunzione • Cappella Americana
Pio XII proclama il dogma dell’Assunzione • Cappella Americana

La lettera, finora inedita, dà conferma, con precisione temporale, di quanto finora era affidato soltanto alla testimonianza di Mons. Primo Principi, Amministratore Pontificio della Basilica, che aveva ricordato la visita del celebre ospite nel discorso del 7 settembre 1957 per l’inaugurazione della nuova illuminazione della cupola. Mons. Principi, in quella data, avrebbe in realtà già dovuto ricevere la lettera di Dell’Acqua che parte dal Vaticano il 5 agosto, ma probabilmente non riuscì a leggerla per tempo, se nel suo discorso si limitò ad un generico richiamo agli «anni giovanili, quando venne qui a celebrare la Santa Messa, pochi mesi dopo l’ordinazione sacerdotale».
E pare che, in realtà, quello dell’ottobre del 1900 fosse stato solo un ritorno. Gli Annali della Santa Casa, infatti, pur solo nel 1954 annotano a riguardo del Pontefice: «Venne da fanciullo a Loreto. Tanto ci è stato attestato da persone ben degne di fede».

Dono di Pio XII al Santuario
Dono di Pio XII al Santuario

Pio XII conservò per tutta la vita questo legame con la Santa Casa, che ha dunque le sue radici già negli anni della giovinezza, al più tardi nei mesi successivi all’ordinazione sacerdotale – anche se gli impegni successivi gli resero praticamente impossibile tornare al «caro Santuario di Loreto, che ridesta nei cuori dei fedeli il ricordo dell’adorabile mistero della Incarnazione nel seno di Colei che l’Arcangelo salutò “piena di grazia” (Discorso radiofonico del Papa alle partecipanti ad un pellegrinaggio a Loreto, 14.10.1956).
Ma non mancarono, nel corso del Pontificato, gli omaggi del Papa all’antico Santuario che egli ebbe a definire – rivolgendosi a dei marchigiani – «una benedizione specialissima di Maria» (Discorso ai marchigiani residenti a Roma, 23.03.1958). A cominciare dal lingotto d’oro che servì a realizzare le due croci alla sommità della corona della Madonna e e del Bambino che sarà poi benedetta da Giovanni XXIII nel suo storico viaggio del ’62. Ma poi c’è anche un bel calice in argento con patena, con la riproduzione in miniatura della venerata statua e l’incisione dello stemma pontificio. (Per altre notizia si veda: S. Casali, Personaggi d’Autorità a Loreto, Loreto, 2010, pag. 77 ss).

E nel Santuario della Santa Casa è possibile anche pregare il Venerabile Pio XII. Nella cosiddetta Schermata 2016-04-21 alle 16.39.00Cappella Americana, decorata con le offerte dei cattolici statunitensi negli anni 1953-1970, Papa Pacelli lo si ritrova non soltanto – sulla sinistra – mentre proclama solennemente il dogma dell’Assunzione, nell’Anno Santo del ’50, ma anche – sulla volta della Cappella – mentre con gli abiti pontificali sta in preghiera dinanzi alla Vergine Maria Assunta in Cielo.
«Noi confidiamo che le vostre pupille misericordiose si abbassino sulle nostre miserie e sulle nostre angosce, sulle nostre lotte e sulle nostre debolezze» ebbe a pregare quel 1^ novembre 1950, dopo aver proclamato il dogma dell’Assunzione. Questa stessa preghiera egli ancora ripete, contemplando la Vergine Maria nella gloria del cielo, e a questa preghiera i pellegrini della Santa Casa possono unirsi e ogni giorno si uniscono sostando, in meravigliato silenzio, tra le mura che per prime custodirono il mistero di un Dio fatto uomo.