Nel 70esimo della Liberazione

Il 9 maggio 1945, Papa Pio XII registrò un messaggio per celebrare la fine del secondo conflitto mondiale sul territorio europeo. Nel 70esimo anniversario della Liberazione della nazione italiana dall’occupazione nazi-fascista, ne riproponiamo il testo e la registrazione di parte dell’audio – per gentile concessione di Radio Vaticana, cui tutti i diritti restano riservati.

03 ok_MGZOOMEcco alfine terminata questa guerra che, durante quasi sei anni, ha tenuto l’Europa nella stretta delle più atroci sofferenze e delle più amare tristezze. Un grido di riconoscenza umile e ardente sgorga dal più profondo del Nostro cuore verso «il Padre delle misericordie e il Dio di ogni consolazione». Ma il Nostro cantico di azioni di grazia si accompagna con una preghiera supplichevole per implorare dalla onnipotenza e dalla bontà divina il termine, secondo giustizia, delle lotte sanguinose anche nell’Estremo Oriente.

Inginocchiati in spirito dinanzi alle tombe, ai burroni sconvolti e rossi di sangue, ove riposano le innumerevoli spoglie di coloro che son caduti vittime dei combattimenti o dei massacri disumani, della fame o della miseria, Noi li raccomandiamo tutti nelle Nostre preghiere e specialmente nella celebrazione del Santo Sacrificio, al misericordioso amore di Gesù Cristo, loro Salvatore e loro Giudice. E Ci sembra che essi, i caduti, ammoniscano i superstiti dell’immane flagello e dicano loro: Sorgano dalle nostre ossa e dai nostri sepolcri e dalla terra, ove siamo stati gettati come grani di frumento, i plasmatori e gli artefici di una nuova e migliore Europa, di un nuovo e migliore universo, fondato sul timore filiale di Dio, sulla fedeltà ai suoi santi comandamenti, sul rispetto della dignità umana, sul principio sacro della uguaglianza dei diritti per tutti i popoli e tutti gli Stati, grandi e piccoli, deboli e forti. Continua.