La novena degli sposi a Pio XII

Dopo aver preparato e pubblicato una Novena dei Malati, il nostro sito propone alla devozione di chi ci legge una Novena degli Sposi, o di coloro che si preparano al matrimonio, da recitarsi soprattutto nei momenti di crisi.

Un’attenzione particolare, nel suo magistero ordinario, Papa Pio XII ha sempre voluta riservarla alle coppie di giovani sposi. Anche più volte a settimana, per tutto il suo pontificato, riceveva ed incontrava “sposi novelli”, e quelle udienze erano l’occasione per una parola sul matrimonio e sull’amore umano che ancora oggi ha il suo fascino. In quelle occasioni, il tono del papa era più che in altri momenti pieno di tenerezza per l’amore di quei giovani sposi che appena iniziavano un percorso di vita comune: più volte, dinanzi alle difficoltà ordinarie del rapporto di coppia, li incoraggia a pensare alla bellezza e all’emozione che li prendeva mentre avevano pronunciato il proprio sì, davanti a Dio. Ma il profondo senso di umanità non impedisce a Pio XII di indicare la misura alta dell’amore cristiano, invitando i giovani a non costruire solo sui sentimenti – che vanno e vengono – ma ad ancorare la propria volontà di stare insieme alla roccia ferma di Dio. Così diceva, ad esempio, il 22 aprile 1942: «Sarete voi forse tentati di dire: mentre tutto ci sorride nel sentiero che si apre dinanzi a noi, il nostro mutuo amore, di cui siamo così sicuri, non ci garantisce forse già l’indefettibile unione dei nostri cuori? Diletti figli e figlie! Tutto quanto è semplicemente umano è troppo fragile e precario da bastare a se stesso: ma la fedeltà ai comandamenti divini assicurerà l’inviolabile costanza del vostro amore e della vostra letizia attraverso le vicende della vita». Pio XII è consapevole, con sguardo moderno, delle difficoltà che quest’amore può incontrare, nel cammino accidentato di ogni giorno; di qui l’invito a lottare ogni giorno, con sacrificio, contro quello che per Papa Pacelli è il grande nemico dell’amore e della vita di coppia: l’amor proprio. Così diceva ad alcuni sposi, il 17 giugno 1942: «Chi dunque ha prodotto in quell’amore, in quella santa unione di anime, una ferita invisibile e spesso fatale? Non è necessario di cercare lontano. Cercate vicino; cercate nei cuori. Lì sta il nemico; lì sta il colpevole. Diverso altrettanto che subdolo nelle sue manifestazioni e apparizioni, esso è quell’amor proprio, quell’amore di se stessi, che nasce con l’uomo, vive con lui e appena è che muoia con lui». Così, il Papa sa dare a volte anche suggerimenti concreti, a volte piccoli ma preziosi, con paterna sollecitudine, per custodire l’amore fedele che il Signore chiede agli sposi. Di una stupenda lucidità sono, ad esempio, le parole pronunciate, in piena guerra, il 15 luglio 1942, in una di queste udienze. Pio XII sa che, anche subito dopo il matrimonio, molte coppie son destinate a separarsi, per la generale chiamata al fronte di tutti gli uomini; e, con finezza psicologica, avverte contro il pericolo che può annidarsi nella lontananza, «il pericolo che la lontananza prolungata, a poco a poco assuefacendo l’animo alla separazione, raffreddi e scemi l’amore, secondo quel triste proverbio: lontano dagli occhi, lontano dal cuore». «Un tale pericolo ora è per voi lontano. In questo momento il solo pensiero che ciò possa accadere, vi riempie di orrore. Il vostro cuore vi pare così sicuro e lo sentite così risoluto, che lo stimate inaccessibile alla tentazione, più forte delle lusinghe, più vigile e avveduto degl’inganni delle passioni. Eppure la esperienza insegna che altri sono caduti, i quali si sentivano altrettanto sicuri di sé, si credevano altrettanto incrollabili». A rimedio di questa debolezza, il Papa – oltre ad una maggiore unione a Cristo, nei sacramenti – propone una serie di accorgimenti umani, che fanno sorridere, ma segnalano una profonda umanità, tanto vicina alla quotidinanità in cui siamo chiamati a vivere. «Per chi dimora lontano, la riposta e piccola camera, la cabina o l’angolo più oscuro appariranno come illuminati dai ritratti e dai ricordi delle persone, che si sono lasciate augurando e sperando, e che attendono il ritorno dell’amato. In questa segreta e intima luce, nella tacita ora della sera, i due cuori separati converranno, riuniranno i loro palpiti nella preghiera, in quel soprannaturale ritrovo, dove sull’uno e sull’altra vegliano l’occhio e la protezione di Dio. … Lo scambio di lettere — ove è possibile — sarà il reciproco messaggero di ogni confidenza. Quale conforto queste lettere portano al cuore! quale sostegno all’anima!Non riconoscete voi nella calligrafia della lettera i noti tratti della mano, che mille volte strinse la vostra? Non sentite la mente e il cuore che esprimono se stessi, e affidano alla penna i loro pensieri e i loro moti e palpiti? le idee loro e i loro sentimenti?».
La delicatezza con cui Pio XII pensava agli sposi all’inizio della loro vita matrimoniale – e gli esempi potrebbero continuare, oltre a quelli qui riportati… – spinge a credere che egli davvero possa definirsi come un particolare patrono dei giovani sposi; e se è con i malati che Pio XII pare usare le parole più dolci – è con loro che parla spesso di «tenerezza» -, con gli sposi novelli il Papa usa le parole che più lasciano trasparire la paternità del suo animo. Così, dopo aver preparato e pubblicato una Novena dei malati a Pio XII, il nostro sito propone alla devozione di chi ci legge una Novena degli Sposi, o di coloro che si preparano al matrimonio, da recitarsi soprattutto nei momenti di crisi. La speranza è che le parole del Papa e la sua intercessione aiutino i giovani sposi a superare i momenti di difficoltà e a ritrovare la freschezza di un amore autenticamente cristiano, fondato sulla roccia di un Dio che è fedele per sempre.