«Accipio in crucem»: il Papa crocifisso

«Accipio in crucem» furono le parole prunciate da Papa Pio XII al momento di accettare l’elezione avvenuta a Romano Pontefice. Pubblichiamo di seguito un dossier, pubblicato di recente sulla rivista Spiritualità & Cultura delle Maestre Pie Venerini, che si occupa di un Papa che si trovò ad attraversare un’epoca sconvolta da guerre e da conflitti ideologici senza precedenti, tanto che egli stesso definì la tiara “una corona di spine”.

Accipio in crucem. Furono queste le prime parole pronunciate dal Cardinale Eugenio Pacelli (1876-1958) al momento della sua elezione al soglio Pontificio. Una croce alla quale, dopo ben settantacinque anni, in molti continuano ancora a tenerlo inchiodato.

E, immancabilmente, si torna a discutere del “silenzio” di Pio XII riguardo alla persecuzione del popolo ebraico durante l’ultimo conflitto mondiale. A nulla sono servite le testimonianze in difesa del pontefice da parte degli ebrei sopravvissuti all’Olocausto. I suoi denigratori continuano a divulgare menzogne e a distorcere l’operato di un pontefice che preferì mettere a repentaglio la propria immagine piuttosto che protestare apertamente e provocare, così, feroci ritorsioni da parte dei nazisti.

Negli archivi vaticani esistono centinaia di documenti che provano come Pio XII, già nunzio a Monaco, avesse sempre condannato duramente l’operato di Hitler, al punto che non esitò a definirlo: “…un invasato egocentrico distruttore”. Nel 1937, lo stesso cardinale Pacelli si adoperò tenacemente affinché in Germania venisse pubblicata l’enciclica “Mit brennender Sorge”, un documento in cui il Pontefice Pio XI, suo predecessore, condannava apertamente il nazismo. Continua a leggere.